una sperimentazione nell'ambito del progetto CHIRROS

Comune di Santu Lussurgiu (OR), Università di Sassari - Facoltà di architettura di Alghero - Corso di Laurea in Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Ambientale - Blocco didattico 5: Progettare nel contesto sociale.

giovedì 28 giugno 2007

mercoledi 27 giugno: il buongiorno si vede dal mattino...

Il gruppo "urbano" si riunisce per fare il punto della situazione e pianificare il lavoro di oggi....Armando non mi pare troppo sereno sullo sviluppo del lavoro, eh?? ;-)
per fortuna la riunione mattutina di Bruno tranquillizza gli animi e organizza il da farsi!

Anche gli altri gruppi cominciano ad organizzarsi: il gruppo che studia il vicinato si prepara al rilievo dei vicinati di s. Pietro e s. Giovanni; il gruppo che studia il territorio è indietro sul lavoro sulle carte storiche e si da' da fare per completarlo...

martedi 26 giugno: un bilancio della giornata

Il gruppo sul territorio oggi è riuscito a fare tre lunghe interviste a testimoni privilegiati: al gualchieraio, al sellaio Piga e ad un agronomo per avere informazioni sugli usi del territorio da punti di vista differenti. Alcuni del gruppo hanno continuato a lavorare sulle carte ambientali grazie all’arrivo della prof.ssa Serreli, altri hanno cominciato a decifrare i toponimi con l’aiuto di Francesca.

Il gruppo dello spazio urbano ha impostato il proprio lavoro sullo spazio pubblico di via Roma, ragionando intorno alla corsa di sa carrela ‘e nanti. Passeggiate, sopralluoghi e chiacchiere random con le persone incontrate per strada hanno costituito la loro strategia d’azione per la giornata.

Il gruppo del vicinato, infine, ha cominciato a girare nel centro storico per verificare i confini dei diversi vicinati, ipotizzati durante il lavoro ad Alghero.

Insomma, una giornata davvero produttiva e a cena….possiamo brindare!

martedi 26 giugno: foto dal catasto di Oristano...(o archivio??)


Non è ben chiaro se il momento in cui sono state fatte queste foto sia prima o dopo la scoperta "fatale"!!! chi sa qualcosa batta un colpo!!

martedi 26 giugno: i gruppi si organizzano

Stamattina i tre grandi gruppi che studiano il territorio, lo spazio urbano e il vicinato hanno cominciato ad organizzare il proprio lavoro. Ciascuno si è riunito coordinato da un tutor e/o la prof., io ho cominciato a vagare nei tre gruppi cercando di capire come fare il passaggio fondamentale da compiere qui: passare dallo studio della storia a cercare di attivare e comporre le memorie presenti in questo paese. Un passaggio che attraverso un'operazione di lettura dei luoghi, cerca di svelarne le diverse temporalità compresenti nei racconti delle persone: passato, presente e futuro si mescolano nelle memorie raccolte e mostrano la bellezza del divenire!
Un altro gruppo, invece, decide di andare ad Oristano al catasto e all'archivio di stato per l'ennesima volta e concludere le ricerche storiche e, soprattutto, imparare a muoversi in questi uffici. Certo, se non fosse stato per Francesca che li ha accompagnati, chissà se questa volta avrebbero capito di non trovarsi all'archivio ma al catasto!!! (please, che qualcuno commenti e racconti la storiella per intero!!!)

mercoledì 27 giugno 2007

martedi 26 giugno: issiamo la nostra insegna!

...peccato che non ci siano foto dei momenti in cui abbiamo tirato su il nostro stendardo...un vento violentissimo ha messo a dura prova il nostro ingegno (!) per trovare un modo stabile per affiggerlo con le corde ed...eccolo qui fuori la nostra officina!

lunedi 25 giugno: la metafora di su cuncordu


Per la prima serata abbiamo idee ambiziose: in un solo incontro vorremmo presentarci alla gente del posto, raccontare chi siamo e cosa siamo venuti a fare qui, tendere la nostra mano nel cercare collaborazione per farci raccontare le storie degli abitanti del paese, fondamentali per attivare la nostra officina della memoria, e riuscire a fare tutto questo in chiave metaforica…come? Appoggiandoci essenzialmente a due metafore che, nella conoscenza preliminare sviluppata prima di arrivare qui (da parte della prof.!), abbiamo ritenuto importanti da mettere in gioco per avvicinarci ad un linguaggio locale. Innanzitutto si tratta della metafora del canto di su concordu, un canto che molto può insegnarci su come possa essere possibile mettersi d’accordo per cantare in coro, per trovare il modo di proseguire una tradizione nel tempo rinnovandola, per “fare insieme” e produrre melodia ascoltandosi. È proprio ascoltando questo canto che vorremmo imparare e provare a sperimentare un modo di fare pianificazione che sia capace di produrre spazi urbani e collettivi frutto di un accordo condiviso…!

L’altra metafora, nata un po’ per gioco, un po’ alla ricerca di un simbolo capace di propiziare il nostro lavoro qui, è stata avvalorata anche da alcune testimonianze da parte di alcuni interlocutori che avevo incontrato qualche giorno prima di arrivare qui. Si tratta dell’usanza di chi un tempo vendeva vino in paese di mettere un fazzoletto rosso sulla porta di casa (nel campidano si usava invece mettere tre canne), da noi re-interpretata in questo modo: stendere per terra un grosso telo e mettere a disposizione tanti pennelli e colori per dare vita ad un’azione di pittura collettiva. Il telo così colorato sarebbe stato il simbolo della nostra relazione con i lussurgesi e l’avremmo appeso fuori la porta della nostra officina. Non solo! Questo telo sarebbe stato destinato ad accorciarsi nel corso del tempo, perché ciascuna persona con la quale saremo capaci di entrare in relazione riceverà una striscia di questo telo da attaccare sulla porta della propria casa. Quasi un’equazione infallibile: se sabato l’officina sarà rimasta senza insegna vorrà dire che il paese sarà stato colorato dalle nostre strisce di tela, altrimenti…non saremo stati poi così bravi! ;-)

martedì 26 giugno 2007

lunedi 25 giugno: abbiamo ospiti!



Durante l’esposizione dei lavori sono arrivati i primi ospiti… con un po’ di illusione pensavo si trattasse di abitanti del paese, entrati per curiosità nella sala. Invece poco dopo scopriamo che si tratta di una professoressa dell’istituto d’arte di Oristano, anch’essa coinvolta nel progetto Chirros. I risultati del nostro laboratorio saranno a disposizione dei suoi studenti l’anno prossimo, per continuare i ragionamenti su Santu Lussurgiu.

E le visite non si concludono qui! Intorno alle 17,30 ci raggiunge il sindaco con gli assessori all’urbanistica e alla cultura. Un discorso di benvenuto e di condivisione dei contenuti della nostra esperienza lussurgese incoraggia e anima i ragazzi. Valerio interviene proprio per sottolineare l’importanza di questo processo di fermentazione, di un incontro tra studenti che hanno occasione di fare un’esperienza di approccio alla pianificazione in un contesto vero, e di un paese che ha l’opportunità di essere al centro di una sperimentazione ricca di possibilità per mettere in gioco i suoi abitanti, con le loro memorie, desideri, aspirazioni, bisogni.

lunedi 25 giugno: mettiamo in comune i nostri lavori

Fa caldo oggi…troppo caldo! Nonostante questo, dopo pranzo siamo di nuovo al lavoro.

Allestire il nostro spazio, capire come organizzare i diversi lavori, metterci d’accordo sulla sequenza da dare ai diversi lavori è stata un’operazione più lunga del previsto.

Mi è sembrato che negli studenti non ci fosse tanta dimestichezza e abitudine nel dover risolvere velocemente gli intoppi banali (manca il nylon! Sono finite le puntine..! quanto spazio ho per attaccare le mie tavole..??....), quanto di dialogare gli uni con gli altri per prendere
decisioni, anche semplici!


Anche l’esposizione dei diversi lavori è lunga e faticosa: è difficile mantenere l’attenzione, i lavori sono tanti…ed è complicato parlare al microfono davanti a tutti!!

Tutto sommato, però, è stata un’esperienza utile, non solo per capire complessivamente a che punto eravamo con il lavoro, per accostare i tanti frammenti delle ricerche di ciascuno in una visione collettiva, ma anche per fare un primo esercizio di narrazione corale del territorio.

Credo che ci sia ancora molto lavoro da fare per imparare a mettere in comune saperi, idee e linguaggi…ma mi sembra che come primo giorno sia già un buon risultato!

lunedi 25 giugno: allestiamo l'officina


Abbiamo occupato il nostro spazio!

Prima di pranzo abbiamo allestito - devo dire con un po’ di fatica! - la sala, cercando di organizzare in aree tematiche i lavori dei ragazzi. Speriamo che qualcuno ci venga a trovare per mostrare il lavoro che stiamo facendo e i nostri intenti, ma nel frattempo la prima cosa da fare è mettere in comune tra di noi il lavoro fin qui fatto.

All’università gli studenti hanno lavorato su cartografia, soprattutto storica, sui documenti, sui testi, cercando di capire come è fatto questo luogo. Divisi in tre grandi gruppi, riferiti all’ambito territoriale, urbano e del vicinato, i ragazzi hanno lavorato ciascuno su un tema differente.

Il lavoro da fare qui è passare dall’analisi storica del territorio alla raccolta di memorie, coinvolgendo le persone del luogo, facendoci raccontare le loro storie, il loro vissuto…

Prima di fare questo, però, abbiamo bisogno di socializzare tra di noi il lavoro fin qui fatto, fare il punto della situazione e da qui ripartire per tuffarci nella vita del paese…

lunedi 25 giugno: siamo arrivati!


ore 10:30 (ma forse 11!!)
eccoci, siamo arrivati tutti e possiamo cominciare il nostro laboratorio. A gruppetti e allegramente (..ignari!!!) ci dirigiamo verso il salone del dopo-lavoro per allestire lo spazio a nostra disposizione con i disegni e le carte che gli studenti hanno prodotto durante le settimane di corso ad Alghero.
vedi il video dell'arrivo al laboratorio!

venerdì 22 giugno 2007

Saremo a Santu Lussurgiu dal 25 al 30 giugno.

Porteremo e scambieremo con voi le conoscenze tecniche e storiche che abbiamo acquisito ed anche il nostro metodo di lavoro interattivo; ma per attivare l’officina della memoria sarà indispensabile raccogliere le vecchie foto, le voci e le storie che popolano la memoria del paese.

Busseremo alle vostre porte, vi inviteremo a passeggiare e a farci scoprire il vostro territorio, potrete venire a trovarci presso il salone del dopo-lavoro…

La sera ci ritroveremo insieme per tessere un racconto collettivo e cominciare a ragionare sul futuro di Santu Lussurgiu!